15 Feb I colori delle emozioni
Questa è la storia delle emozioni: il mostro delle emozioni ha combinato un pasticcio, e ha mescolato tutte le emozioni!
Ora il mostro è tutto colorato:verde, giallo, rosso, blu, nero.
Il concetto base di questo libro è di permettere a ogni bambino di associare un colore ad una emozione: il giallo rappresenta la gioia, il rosso la rabbia, il blu la tristezza, il nero la paura, il verde la calma. Tutte le emozioni però devono essere riordinate, e messe nel loro barattolo speciale, dice la bambina al mostro.
Capita a grandi e piccini di provare una “tempesta di emozioni” nello stesso momento, ma con l’aiuto di questo libro, tutto può tornare al suo posto.
Il mostro delle emozioni, non fa paura, anzi ha una faccia molto simpatica e delle folte sopracciglia nere.
Le ricerche delle neuroscienze ci evidenziano quanto sia fondamentale occuparsi del tema delle emozioni fin dalla tenera età: l’adulto deve perciò porsi con atteggiamento accogliente verso tutte le emozioni dei bambini. I bambini non possono essere sempre felici, devono riuscire a gestire qualsiasi stato emotivo.
Viviamo in una società nella quale la tristezza, la rabbia, la frustrazione vengono viste come emozioni negative, che il bambino è meglio non provi. Il pianto, la frustrazione non sono emozioni traumatiche nel corso dello sviluppo delle emozioni. Il bambino deve comprendere che insieme a lui c’è un adulto che lo “accompagna” nelle emozioni( hai paura del buio ? anche io da piccola avevo paura, sei arrabbiato va bene, io sono qua ) . Le emozioni vanno accolte, sono i comportamenti che non vanno accolti: “sei arrabbiato perchè ti hanno preso un gioco? E’ normale, ma anche se in questo momento sei tanto arrabbiato non devi picchiare il tuo compagno”.
Dobbiamo prendere in considerazione, che però in questa fascia d’età, e oserei dire fino all’età scolare, per i bambini il concetto di emozione è uguale ad azione, ovvero i bambini di questa età non usano ancora la metacognizione ( ossia la capacità di usare il pensiero per riflettere su se stessi) e quindi se provano qualcosa agiscono in modo quasi immediato. Gli adulti invece, avendo acquisito la metacognizione, sentono e provano qualcosa di forte, alla quale però, rispondono con un pensiero che regola l’emozione.
I bambini hanno bisogno di conoscere tutti gli stati emotivi, riuscendo a dare un nome a ciascuna emozione, una volta acquisiti strumenti linguistici, cognitivi, sociali.
Libro: “I colori delle emozioni” di Anna Llenas
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