21 Apr “I libri fotografici, e la loro importanza”
I libri fotografici, sono molto semplici: accostano fotografia e parole, rimandando ai bambini il lessico familiare che stanno imparando. Hanno inoltre uno sfondo molto pulito, senza dettagli, per permettere al bambino di concentrarsi subito su quell’immagine.
I libri possono essere letti da un adulto naturalmente, ma possono anche essere sfogliati in piena autonomia dal bambino che si rispecchia.
Il bambino ritrova in queste fotografie, il mondo che ha intorno.
Tra questi libri troviamo ad esempio “Bau Bau”, nel quale vengono raffigurati animali domestici e della fattoria, con i rispettivi versi. Mentre si sfoglia il libro, si può notare che oltre alla fotografia dell’animale, è presente nell’angolo della pagina, il disegno dell’animale raffigurato. Ecco, il bambino piccolo fino ai venti\ ventuno mesi, non riconosce in quel disegno il cane, ma lo riconosce nella fotografia, questo perché non è ancora avvenuto il processo di simbolizzazione, che lo porta a riconoscere e concepire attraverso i simboli.
Un altro libro che suggerisco, è “Roar Roar”, che raffigura animali della savana, da far vedere al bambino verso l’anno di età, perché difficilmente questo “mondo” farà parte del suo quotidiano, se non attraverso documentari e gite “fuori porta”.
Altri libri sono: “Ninna no” e “A fior di pelle”.
“Quando noi guardiamo il mondo, anche il mondo guarda noi”, questa è una frase presente nel libro “Ninna no”, che invita noi adulti a vedere il mondo come un bambino lo vede: fatto di facce che ci parlano, che ci dicono quando è l’ora di addormentarci. L ‘autrice gioca con allitterazioni e sonorità, che sanno “cullare” per accompagnare alla nanna il bambino. Tutto è animato e ci parla: il lavandino, lo spremi agrumi, le foglie. Capita spesso che i bambini facciano fatica a prendere sonno, ma lasciare un mondo così pieno di stimoli, per loro è davvero difficile.
Mi immagino le mamme e i papà sussurrare questi versi ai loro piccini, per accompagnarli alla nanna.
Il secondo libro: “A fior di pelle”, è una sorta di percorso fotografico che parte dai piedi per arrivare al volto. Le parole chiedono al lettore di accarezzare, giocare, correre, fermarsi sulla pelle del bambino. Nel libro sono presenti dodici poesie, caratterizzate dalla rima, tanto amata dai bambini così piccoli, e dodici fotografie delle parti del corpo. La pelle è perciò l’organo di senso più esteso attraverso il quale, il bambino conosce il mondo. Mi sento di dire che questo libro possa accompagnare i neo-genitori a scoprire il corpicino del bambino, facendo conoscere i confini della sua persona, per arrivare poi più avanti all’identificazione di se stesso, ovvero la percezione che il suo corpo è staccato da quello della mamma.
E’ ideale per qualsiasi bambino appena venuto al mondo!
Libri: “Bau Bau” e “Roar Roar” di Mack. Edizione: Clavis
“Ninna No” e “A fior di pelle” di Chiara Carminati e Massimiliano Tappari. Edizione: Lapis
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